Qualche tempo fa il mio ragazzo, mentre si trovava dal dentista, ebbe l’occasione unica di trovare un libro.
Un libro apparentemente come tutti gli altri ma che in realtà nascondeva un mondo fatto di incontri e condivisione che mai avrei immaginato prima.
Questo libro era libero, sì proprio libero di appartenere a tutti e di legare, attraverso di sé, le vite delle persone che lo avrebbero avuto tra le mani.
Naturalmente, il mio ragazzo per educazione e quasi come se avesse avuto timore lasciò il libro, credendo forse di non meritare un dono così.
Eppure al mondo ci sono persone che credono che la lettura sia un’avventura, un’occasione unica di mettere in contatto libri e persone.
Questo mondo è quello del BookCrossing, l’iniziativa di “liberare” libri per condividerne il contenuto, nella speranza che questi a loro volta entrino nelle vite di chi li legge.
Non molto è cambiato dall’idea originale che ebbero i coniugi Hornbaker nel 2001, l’unica cosa che forse non ci si aspettava era il successo internazionale, che conta oggi centinaia di magliaia di iscritti registrati nei siti di vari paesi, tra cui il nostro.(Segue link della pagina)
www.bookcrossing-italy.com è il punto di riferimento per i Bookcrossers italiani.
E’ un sito facile da consultare nel quale oltre a trovare utili informazioni e istruzioni, presenta una sezione dedicata alla community e alle recensioni sui libri.
I membri (chiamati bookcorsari), che hanno intenzione di liberare un libro devono farlo registrando su www.bookcrossing.com il volume al quale sarà assegnato un codice identificativo (BCID - BookCrossing ID) che permetterà di seguire i suoi spostamenti. Chi trova il libro ha la possibilità di segnalare il ritrovamento e di liberarlo a sua volta.
Ogni Bookcorsaro ha a disposizione una pagina, un profilo da aggiornare con i libri già liberati e quelli in procinto di esserlo.
L’essenziale è che si crei la possibilità di incontrare nuovi lettori e di garantire la massima libertà.
L’iscrizione a BookCrossing, così come ogni altra attività a esso legata, è completamente gratuita.
L'amministratrice del sito Lucia, è stata molto gentile, concedendoci questa intervista.
A lei abbiamo posto alcune domande per capire meglio il mondo del Bookcrossing.
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Grazie Lucia per averci concesso questa intervista. A te vorremmo chiedere quando nasce il sito italiano ma soprattutto il successo del vostro sito. Ho letto il numero delle iscrizioni e come vi spiegate un tale successo?
Il sito italiano nasce nell’ottobre 2002 a supporto di quello originario che ai tempi non aveva un forum in italiano. E’ rimasto come supporto per chi non ha familiarità con l’inglese e anche perché ha continuato ad essere il punto di riferimento della comunità italiana anche dopo la nascita della sezione italiana del forum americano.
Il successo del bookcrossing è dovuto secondo me a una varietà di motivi, dalla visione romantica del libro che viaggia per il mondo, al desiderio di condivisione, alla sindrome della caccia al tesoro; Il motivo della presenza di una forte comunità italiana, inoltre, è che a mio parere i lettori in Italia sono abbastanza ignorati e/o trattati come mosche bianche e un luogo di ritrovo, reale o virtuale, in cui parlare della propria passione, condividerla e confrontarsi con altri ugualmente appassionati non poteva che avere successo (come è stato successivamente per anobii).
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Il sito è in allestimento, quando contate di rimetterlo in forma e cosa vi aspettate per il futuro dell’iniziativa?
Il sito in realtà è completamente operativo, salvo il box che permette di inserire il BCID e di segnalare il ritrovamento in automatico sul sito ‘madre’: al momento bisogna farlo direttamente su www.bookcrossing.com. Attendiamo di avere la conferma che la nuova versione del sito americano sia definitiva per procedere all’aggiornamento delle traduzioni e dei link, ma le spiegazioni, il materiale ecc. sono tranquillamente consultabili.
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Dalla tua esperienza ti sei fatta un’idea di chi s’iscrive al vostro sito, o meglio chi è il BookCorsaro?
L’idea che mi sono fatta è che in realtà è impossibile farsene una! Se possiamo dire che la maggioranza è di trenta/quarantenni con facilità nell’uso dell’inglese e di internet, con una decisa preponderanza femminile, è però vero che ci sono anche studenti delle superiori e vecchietti più o meno informatizzati.
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Leggendo, ho notato l’uso di termini specifici, peraltro ben spiegati nel sito. E’ come entrare in una vera e propria comunità che utilizza un proprio linguaggio e che ha nella condivisione il suo credo. Come sono i rapporti con l’esterno? La stampa, i media sono interessati alla vostra iniziativa? Le persone, la gente comune credi che sappia cosa sia il BookCrossing e se così non fosse cosa pensi si possa fare per conoscervi?
I rapporti con l’esterno sono ottimi direi! Non si tratta di un’enclave chiusa al mondo, anzi è proprio insito nel concetto di BookCrossing il voler coinvolgere più persone possibile. La stampa ne ha parlato spesso, sia dell’idea in generale sia di singole iniziative. Penso che in molti sappiano di che si tratta, almeno a grandi linee, e il modo migliore per diffonderlo sempre di più è continuare a liberare libri, sia singolarmente che con eventi e liberazioni collettive come periodicamente avviene.
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I libri liberati legano tra loro le persone ma il desiderio di superare i limiti imposti dalla virtualità vi spinge a organizzare incontri. In cosa consistono e quali sono le iniziative in programma per il prossimo futuro?
Il fenomeno degli incontri BookCrossing in Italia è decisamente peculiare, dato che sono tra i più numerosi, probabilmente per una notevole voglia di socializzare e se possibile di farlo vedendo le persone in faccia. Non consistono in nulla più che, appunto, nell’incontrarsi, portando libri (ma anche no) e parlando di libri (ma anche no)! Ne viene data segnalazione sul forum del sito e sui vari social network collegati (facebook, twitter e friendfeed).
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L’iniziativa Svuota cantina, che ho letto nella sezione eventi, mi sembra davvero interessante. L’idea di liberarsi del superfluo non credi sia innovativa per una società votata all’accumulo di oggetti e non credi possa avere una valenza economica, in questo periodo di crisi, ed anche ecologica?
C’è una stretta correlazione tra il BookCrossing e il consumo consapevole, e per fortuna quest’ultimo non è più un fenomeno di nicchia, pur rimanendo certamente innovativo dato che le buone abitudini prendono piede lentamente, ma va sicuramente incentivato.
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In cosa consistono le raccolte di libri per le popolazioni colpite da calamità o per comunità e carceri? Come è possibile partecipare?
Solitamente sono raccolte che nascono a partire dall’iniziativa di singoli BookCorsari personalmente informati di particolari situazioni in cui il contributo non sia generico ma strettamente collegato all’essere lettori, di solito legato alla carenza/bisogno/perdita di libri. Basta seguire il forum e scrivere a chi lancia la raccolta.
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Che cosa sono le Crossing Zones? Dove si possono trovare?
Le Crossing Zones sono, appunto, zone di scambio. Possono essere non ufficiali (qualunque posto dove venga liberato un libro) o ufficiali (official, da cui l’acronimo OCZ) quindi con un apposito spazio per lasciare e prendere i libri.
Una lista (in via di revisione) delle OCZ presenti in Italia è qui:
http://www.bookcrossing-italy.com/ocz/listaocz.php
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Esiste anche la possibilità di rilasciare i libri non solo all’aria aperta, puoi parlarci del BookXerpting?
In generale i libri si possono lasciare ovunque, all’aperto o meno. Se si vuole essere sicuri che siano al riparo dalle intemperie, ci sono appunto le OCZ. Il BookXerpting in realtà è una cosa complicatissima che anch’io non ho capito tanto bene! Scherzo, innanzitutto dovete sapere che esistono dei libri detti ring che vengono fatti girare tra BookCorsari interessati e poi tornano al proprietario oppure l’ultimo della lista li libera in the wild come tutti gli altri libri BookCrossing (in questo caso però si chiamano ray). Il BookXerpting è un’ulteriore evoluzione che consiste nel far girare estratti di libri tra i BookCorsari che scelgono quelli di loro interesse ricevendo i libri da cui è tratto l’estratto.
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Perché secondo te una persona dovrebbe iscriversi e partecipare alle vostre iniziative. Insomma, perché farlo?
Perché è divertente, si conosce gente simpatica, si scoprono un sacco di autori e libri che non si avrebbe mai pensato di leggere e quando arriva la segnalazione che un tuo libro è stato ritrovato è una grandissima soddisfazione!
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Spesso non si conoscono le persone che sono “sullo sfondo” di un sito. La vostra disponibilità è stata tale che vorremmo conoscervi e farvi conoscere meglio. Chi sono e di cosa si occupano le persone responsabili del sito www.bookcrossing-italy.com?
No dai, siamo timidi :) però un’informazione ve la posso dare: a tutti noi piace molto leggere ;)
Mi raccomando se doveste trovare un libro libero, non fatevelo scappare!